Con i fari negli occhi

“Con i fari negli occhi” è un libro di Shada P. Conley, scrittrice italo-americana, che racconta la storia di quattro donne che si dividono tra il ruolo che hanno nelle loro relazioni più intime e ciò che realmente sentono nel loro universo interiore. Sara, Sofia, Serena e Paola, quattro personaggi tanto veri da rapirti con la loro storia, fin dalle prime pagine. Tutte diverse, ma con una spiccata forza nel cuore e sensibilità d’animo che le unisce. Tutte profondamente uniche nel loro essere donne e umane. Impossibile non immedesimarsi nelle loro vicende e nei dialoghi che si susseguono. Non è la classica storia “strutturata” apposta per vendere. Il tema principale qui è la vita. Quella vera. Episodi molto intensi, profondi ma anche molto dolorosi, che rendono questo testo intriso di realtà. Non è affatto una favola, non ci sono regole per essere immuni dal dolore. Nessun principe azzurro e nessun cavallo bianco. I temi toccati sono violenza, perbenismo, moralismo, umiliazione, solitudine silenzio e incomprensione, tante sfaccettature di un’unica matrice: la paura. La paura di non essere abbastanza, la paura del giudizio, la paura di non essere adatti, la paura del ridicolo, la paura del fallimento. Un mix tra dialoghi interni ed episodi di vita, che si influenzano l’un l’altro. Insicurezze nascoste, che se accolte, avrebbero forse potuto cambiare il destino, non solo delle quattro protagoniste, ma di ognuno di noi.

Questo più di un libro, è una mano sulla spalla, che si posa nei momenti di difficoltà e ti dice “Ci sono passata anch’io. La vita è dura e non sei tu a essere sbagliato o sbagliata. Ricordati che c’è sempre una soluzione, se vuoi. Cerca dentro di te, non sarai mai solo.”

Ho potuto raggiungere telefonicamente Shada Conley, che si racconta così:

Ho scritto questo libro perché sentivo il bisogno, di tirare fuori tutto. Per me scrivere ha sempre avuto un effetto catartico. Inoltre ho voluto lasciare un’eredità a mia figlia Emma. Volevo che un giorno lei, leggendo il mio testo, potesse riuscire a capire un po’ meglio, il modo di vedere e vivere la vita, di sua madre. 

Shada, il tuo è un messaggio che parla forte al cuore anche dei lettori e delle lettrici..

Con le mie parole, volevo aiutare altre persone che hanno vissuto cose simili alle protagoniste del mio racconto. Alcuni lettori mi hanno confermato infatti, che leggendolo si sono sentiti più capiti, meno soli e meno sbagliati. Questa è stata una delle più grandi soddisfazioni. Si tende a pensare, che la vita vada vissuta in un certo modo, perché si è sempre fatto così, invece non è vero. Credo invece che ogni individuo sia libero di esprimere ed essere se stesso.Anche se non si omologa perfettamente alle convenzioni e regole, che la società tende a inculcarci. Dobbiamo accettarci per ciò che siamo e non per ciò che vorremmo essere. Ricordandoci soprattutto, che andiamo bene così.

Quali sono quindi i messaggi fondamentali che desideri trasmettere con il tuo libro?

Per quanto può essere difficile la vita, i due ingredienti principali per trovare un po’ di equilibrio sono, perdonare se stessi e avere abbastanza coraggio e amor proprio da chiedere aiuto nei momenti di difficoltà. Noi non siamo isole e non è vero che bastiamo a noi stessi. Le connessioni umane sono fondamentali ed è importante imparare a riconoscere le relazioni sane da quelle no.

 C’è un feedback in particolare, tra i tanti che hai ricevuto, che vuoi condividere con noi?

Il più bello in assoluto, è stato quello di un ragazzo che ha letto il libro con la sua fidanzata, in dolce attesa. Erano in dubbio se tenere o meno il bambino. Mi hanno detto, che dopo aver letto il mio libro, hanno deciso che sarebbero diventati genitori. In quel momento ho sentito di aver vinto, a prescindere dalle copie vendute o meno.

Shada P. Conley con la figlia Emma. Foto scattata da Tyra Conley

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Questo blog nasce dall’incontro di tre persone emigrate volontariamente in età adulta dall’Italia in Svizzera e che in questo Paese hanno realizzato esperienze diverse in vari ambiti lavorativi e culturali. 

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