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Corrispondenze

Le altre Olimpiadi delle persone rifugiate

Alle Olimpiadi che si aprono a Parigi parteciperà anche una squadra diversa dalle altre, quella dei rifugiati, che rappresenta i 120 milioni di esseri umani che condividono la stessa condizione. La squadra è composta da 36 persone, fra cui tredici donne più la capa missione, la ciclista afghana Ali Zada, selezionate in base alla loro condizione di rifugiato o rifugiata, certificata dall’Unhcr, (l’Agenzia dell’Onu per i rifugiati), e alle loro prestazioni atletiche nelle rispettive discipline, come richiesto   a tutti i partecipanti alla competizione. Si tratta dunque di una rappresentanza sportiva i cui membri sono in grado di gareggiare alla pari con tutti gli

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Sguardi culturali

Mogli di uomini al fronte

Si chiama Guido e Margherita Tedaldi. Lettere tra un volontario della guerra di Spagna rifugiatosi in Unione Sovietica e la moglie operaia a Tenero (1937-1947) ed è stato pubblicato online della Fondazione Pellegrini Canevascini. È un libro che ho letto un po’ di mesi fa, a cura di Renato Simoni. Raccoglie un centinaio di lettere, minuziosamente ricostruite, che ripercorrono le vicende di un uomo e della sua famiglia nel decennio della sua assenza da casa, a cavallo della seconda guerra mondiale. L’uomo è Guido Tedaldi: scalpellino di origini italiane nato a Tenero (in Svizzera) nel 1909, militante in un gruppo socialista locarnese, poi

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Corrispondenze

L’avocado del diavolo

L’avocado è il frutto della Persea gratissima, originaria del Messico dove ancora oggi si concentra la maggior parte della sua produzione; è diventato un prodotto di largo consumo nei mercati nordamericani ed europei, sviluppo che secondo gli esperti è destinato ad accentuarsi nei prossimi anni. Questo crescente successo è dovuto al suo alto valore nutritivo e salutistico, al suo sapore delicato che lo rende un ingrediente versatile per molte ricette, oltre naturalmente a sapienti operazioni di marketing sostenute da chef di tendenza. Secondo alcune stime il mercato mondiale dell’avocado valeva 14 miliardi di dollari nel 2021 e potrebbe raggiungere i 30 miliardi entro

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Intersezioni

Io penserò a tutto, tu a rendermi felice

Da poche settimane è possibile reperire su Netflix “Don’t worry darling” un film diretto da Olivia Wilde, uscito al cinema nel 2022. L’ho visto, mi ha colpito molto e vorrei condividere con voi alcune riflessioni, tentando di evitare, per quanto mi sarà possibile, di fare troppo spoiler. La storia si apre descrivendo la vita felice di una coppia di giovani sposi molto innamorati. Ci troviamo in una cittadina dallo stile americano, circondata da un deserto. Tutto richiama un’ambientazione anni ’50: l’architettura delle villette immerse in viali artefatti e molto puliti, le macchine d’epoca, l’abbigliamento e le pettinature cotonate delle donne. Fin da subito

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Corrispondenze

La Svizzera fra giustizia climatica e sovranismo ambientale

Il 9 aprile scorso, con una sentenza storica, la Corte europea per i diritti umani (Cedu) di Strasburgo ha accolto una causa climatica dell’associazione svizzera Anziane per il clima, decretando che la Svizzera non agisce con la necessaria efficacia contro le conseguenze del cambiamento climatico e ha sollecitato le autorità elvetiche a provvedere  per porre rimedio a questa inadempienza. https://sconfinamenti.info/la-protezione-dai-cambiamenti-climatici-e-un-diritto-umano-grazie-anche-a-anziane-per-il-clima/  Si è trattato di una sentenza fondamentale che di fatto richiama tutti i governi europei a rispettare gli impegni presi in ambito climatico e che riconosce come diritto umano la difesa dalle conseguenze dei cambiamenti climatici. Nei mesi scorsi inopinatamente i due rami

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Sguardi culturali

Cosa c’entra il salto di Yaroslava Mahuchikh con la parità nello sport?

Nel giorno in cui l’ucraina Yaroslava Mahuchikh ha stabilito un nuovo record mondiale nel salto in alto femminile (2,10 metri) alla Diamond League di Parigi, a meno di 20 giorni dall’inizio delle Olimpiadi nella stessa città, mi ritrovo a riflettere ancora una volta sul ruolo femminile nello sport. Cosa c’entra il salto di Mahuchikh con la parità di genere nello sport? Direttamente poco. Indirettamente molto. Perchè? La ragione è che questo successo dell’atleta ucraina passa TROPPO inosservato, mentre siamo in tanti e tante con gli occhi incollati alla TV a guardare gli Europei di calcio (maschili, ma naturalmente non c’è bisogno di specificarlo). È vero che l’atletica è

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Articoli precedenti

Questo blog nasce nel febbraio del 2021 dall’incontro di persone emigrate volontariamente in età adulta dall’Italia in Svizzera e che in questo Paese hanno realizzato esperienze diverse in vari ambiti lavorativi e culturali. 

 

Ci anima la volontà, a partire dai nostri interessi e dalle nostre conoscenze, di valorizzare positivamente tutto ciò che rende ricca e interessante l’esistenza e per questo riteniamo indispensabile sconfinare, andare oltre i confini entro i quali nascono i muri dei pregiudizi e dei luoghi comuni che dividono le nazioni, le etnie, i generi e gli orientamenti sessuali. 

In questo senso il nostro blog va controcorrente rispetto all’aria di chiusura che si respira un po’ ovunque.

 

Non partiamo da un programma rigidamente predefinito ma da un’ispirazione e da esigenze di fondo che in qualche modo ci indirizzano, almeno in partenza, verso alcune tematiche, con il chiaro intento di allargare progressivamente il nostro orizzonte insieme a chi vorrà darci una mano con i propri testi e con i propri commenti; a loro non chiederemo mai di condividere in tutto e per tutto le idee che via via ciascuno di noi esporrà ma di essere in sintonia con lo spirito che ci anima.

 

REDAZIONE

Valeria Camia 

Alice Malerba

Alessandro Vaccari

 

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