Democrazia diretta: come funziona?

In Svizzera esistono a tutti i livelli istituzionali strumenti di democrazia diretta che in qualche modo integrano e orientano il lavoro degli organismi elettivi. In genere gli elettori svizzeri vengono consultati quattro volte all’anno.

Iniziativa popolare

A livello federale un’iniziativa può modificare o ampliare parti della Costituzione ma non proporre innovazioni che spettano eventualmente al Parlamento federale.

Per proporre un’iniziativa federale è necessario raccogliere 100.000 firme nell’arco di 18 mesi.

Il Parlamento e il Consiglio federale possono presentare un controprogetto che viene a sua volta sottoposto al voto se prevede anch’esso una modifica della Costituzione

Se invece il controprogetto consiste in una semplice modifica legislativa o in una nuova legge, queste entrano in vigore autonomaticamente in caso di bocciatura dell’iniziativa. 

Referendum obbligatorio

Le modifiche costituzionali e i trattati internazionali di rilevanza costituzionale approvati dal Parlamento devono essere sottoposti a referendum obbligatorio e entrano in vigore solo in caso di approvazione.

Referendum facoltativo 

A livello federale i cittadini che non gradiscono una legge approvata dal Parlamento possono raccogliere, nei cento giorni successivi della sua pubblicazione ufficiale, 50.000 firme  e sottoporla a referendum.

Lo stesso avviene se almeno otto Cantoni lo richiedono

Doppia maggioranza

L’approvazione di un’iniziativa o di un referendum obbligatorio richiede la cosiddetta   doppia maggioranza, cioè il voto favorevole dalla maggioranza dei votanti su base federale e l’approvazione della maggioranza dei Cantoni. 

Si considera quindi se l’iniziativa ha ottenuto l’approvazione della maggior parte dei votanti in tutto il Paese. Si prende poi in considerazione il voto di ogni singolo Cantone e si calcola se l’approvazione è avvenuta o meno nella maggior parte di essi.

Può accadere quindi, come nell’ultima tornata elettorale, che un’iniziativa ottenga la maggioranza dei votanti in tutta la Confederazione ma che invece la maggioranza dei Cantoni la respinga.

Anche a livello cantonale e comunale, i cittadini possono indire referendum e iniziative secondo modalità che variano da un luogo all’altro.

Per nessuna di queste votazioni è richiesto un numero minimo di votanti.

Questo complesso sistema comporta che a ogni tornata elettorale i cittadini siano chiamati a pronunciarsi su un cospicuo numero di quesiti locali e nazionali.

In Svizzera esistono a tutti i livelli istituzionali strumenti di democrazia diretta che in qualche modo integrano e orientano il lavoro degli organismi elettivi. In genere gli elettori svizzeri vengono consultati quattro volte all’anno.

Iniziativa popolare

A livello federale un’iniziativa può modificare o ampliare parti della Costituzione ma non proporre innovazioni che spettano eventualmente al Parlamento federale.

Per proporre un’iniziativa federale è necessario raccogliere 100.000 firme nell’arco di 18 mesi.

Il Parlamento e il Consiglio federale possono presentare un controprogetto che viene a sua volta sottoposto al voto se prevede anch’esso una modifica della Costituzione

Se invece il controprogetto consiste in una semplice modifica legislativa o in una nuova legge, queste entrano in vigore autonomaticamente in caso di bocciatura dell’iniziativa. 

Referendum obbligatorio

Le modifiche costituzionali e i trattati internazionali di rilevanza costituzionale approvati dal Parlamento devono essere sottoposti a referendum obbligatorio e entrano in vigore solo in caso di approvazione.

Referendum facoltativo 

A livello federale i cittadini che non gradiscono una legge approvata dal Parlamento possono raccogliere, nei cento giorni successivi della sua pubblicazione ufficiale, 50.000 firme  e sottoporla a referendum.

Lo stesso avviene se almeno otto Cantoni lo richiedono

Doppia maggioranza

L’approvazione di un’iniziativa o di un referendum obbligatorio richiede la cosiddetta   doppia maggioranza, cioè il voto favorevole dalla maggioranza dei votanti su base federale e l’approvazione della maggioranza dei Cantoni. 

Si considera quindi se l’iniziativa ha ottenuto l’approvazione della maggior parte dei votanti in tutto il Paese. Si prende poi in considerazione il voto di ogni singolo Cantone e si calcola se l’approvazione è avvenuta o meno nella maggior parte di essi.

Può accadere quindi, come nell’ultima tornata elettorale, che un’iniziativa ottenga la maggioranza dei votanti in tutta la Confederazione ma che invece la maggioranza dei Cantoni la respinga.

Anche a livello cantonale e comunale, i cittadini possono indire referendum e iniziative secondo modalità che variano da un luogo all’altro.

Per nessuna di queste votazioni è richiesto un numero minimo di votanti.

Questo complesso sistema comporta che a ogni tornata elettorale i cittadini siano chiamati a pronunciarsi su un cospicuo numero di quesiti locali e nazionali.

Pe fare un esempio il prossimo 7 ottobre gli elettori della città di Zurigo dovranno pronunciarsi su dieci diverse questioni.

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Questo blog nasce dall’incontro di tre persone emigrate volontariamente in età adulta dall’Italia in Svizzera e che in questo Paese hanno realizzato esperienze diverse in vari ambiti lavorativi e culturali. 

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