Elezioni europee: un voto anche per gli animali

Le elezioni di giugno per il rinnovo del Parlamento europeo assumono un’importanza decisiva per i nuovi equilibri che si creeranno in un quadro politico in cui l’Unione è alle prese con problemi decisivi per la sua stessa esistenza.

Anche le problematiche relative alla condizione degli animali non umani saranno necessariamente uno dei temi fondamentali che le nuove istituzioni comunitarie dovranno affrontare; solo a un’osservazione superficiale la “questione animale” può apparire secondaria ma non lo è affatto se si considera che la distorsione del rapporto fra gli esseri umani e il resto del mondo animale ha un impatto decisivo sulla salute del Pianeta e degli esseri viventi che vi abitano.

Un gruppo di associazioni che si battono in tutta Europa per il benessere animale ha lanciato una campagna con lo slogan Vote for animals per chiedere a candidate e candidati al Parlamento europeo un impegno concreto per migliorare la condizione animale e in particolare per accrescere le tutele negli allevamenti intensivi all’interno dell’Ue. https://www.ciwf.it/news/2024/02/elezioni-ue-chiediamo-di-piu-per-gli-animali

La prima richiesta è l’abolizione graduale delle gabbie in cui sono segregati attualmente 300 milioni di animali negli allevamenti intensivi europei; la Commissione si era già impegnata in tal senso sotto la spinta di 1,4 milioni di firme raccolte in tutta Europa ma non ha preso alcuna decisione concreta nell’attuale legislatura.

Chi si candida per Il Parlamento europeo si impegna inoltre a battersi per l’introduzione di  una legislazione europea avanzata in tema di benessere animale negli allevamenti intensivi che includa anche forme di tutela ad hoc, attualmente del tutto inesistenti, anche per i pesci e gli altri animali acquatici, che nel 2018 ammontavano a circa 80 milioni di tonnellate, anch’essi costretti a vivere in questo tipo di allevamenti . La  mancanza di tutela per queste specie animali costituisce un’omissione incomprensibile, basata anche sul pregiudizio culturale   che rende difficile il loro pieno riconoscimento come esseri senzienti, in grado dunque anche  di provare dolore.  Centinaia di miliardi di pesci vengono catturati ogni anno per essere trasformati in farina   e olio di pesce utilizzati come mangimi per i pesci degli allevamenti.

Si chiede   che il nuovo regolamento europeo obblighi allo stordimento degli animali prima della macellazione ed escluda qualunque forma di mutilazione o di selezione genetica.

Dovrà inoltre essere vietata la pratica del trasporto di animali per lunghi tragitti che provocano inenarrabili sofferenze e non di rado la morte di molti animali.

Le misure che le istituzioni sono chiamate ad approvare mirano ad attenuare e non certo ad eliminare le sofferenze degli animali di allevamento e non fanno venir meno l’obiettivo di fondo che   non può che essere la graduale eliminazione degli allevamenti intensivi, oltretutto dannosi anche per la salute umana.  Il programma in dieci punti che i candidati e le candidate si impegnano a sostenere prevede inoltre altre misure in favore degli animali quali una revisione delle politiche agrarie in campo zootecnico coerenti con le misure sopra indicate, il superamento della sperimentazione animale, incentivi che favoriscano la transizione verso un’alimentazione vegetale, il divieto di produzione e di commercio di pellicce animali.

Per favorire l’attuazione graduale di questo programma si dovrà procedere alla creazione della figura di commissario/a europeo per il benessere degli animali.

Nel presentare la campagna Vote for animals le associazioni promotrici sottolineano lo stretto legame fra la salute degli animali, quella degli esseri umani e dell’ambiente come unica strada percorribile anche “per fronteggiare le emergenze sanitarie come l’antibiotico-resistenza, le zoonosi e la degradazione degli ecosistemi”

 I candidati e le candidate che s’impegnano a sostenere questo programma verranno indicati agli elettori e alle elettrici che potranno in tal modo, all’interno dello schieramento prescelto, esprimere le loro preferenze.

Sta a noi fare in modo che anche gli animali facciano sentire la loro voce nelle istituzioni che guideranno l’Unione europea nei prossimi anni.

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Questo blog nasce dall’incontro di tre persone emigrate volontariamente in età adulta dall’Italia in Svizzera e che in questo Paese hanno realizzato esperienze diverse in vari ambiti lavorativi e culturali. 

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