Buongiorno come stai? Hai OSATO un po’ di più questa settimana? Ti sei sentito un po’ più pulce?
Oggi capiremo se le azioni che facciamo ci stanno portando o meno verso la destinazione desiderata. Non a caso ho scelto la parola “accuratezza” per nominare questa s-malattia.
Ci tengo a fare una breve premessa.
A volte, si pensa che, per raggiungere un obiettivo, ci si debba concentrare al 100% su quello tralasciando tutto il resto. A rigor di logica, ha senso. Se faccio ciò che serve per arrivare a destinazione e minimizzo ogni possibile distrazione, arriverò più velocemente e con meno fatica.
Peccato che non sia affatto così.
Ad esempio, quando mi stavo formando per diventare coach, purtroppo non ho potuto portare con me a Milano la mia cagnolina. Il regolamento del condominio in cui abitavo lo proibiva. Credete che non avere le “distrazioni”, che un cane può portare, mi abbia aiutato? Assolutamente no. Avevo ben preciso l’obiettivo. Ma sacrificando una parte molto importante e bella della mia vita per raggiungerlo, ho finito per vivere male il percorso.
Continuavo a ripetermi, che per avere ciò che si vuole bisogna essere pronti a fare dei sacrifici.. Invece, è molto più importante, riuscire a mantenere il percorso gradevole e sostenibile dal punto di vista fisico, emotivo ed energetico.
ATTENZIONE Il mio intento non era cattivo, ma TOTALMENTE DISFUNZIONALE.
Mi sono resa il percorso più impegnativo di quanto già non fosse. Qualsiasi impresa vorrai realizzare, inizia da piccole azioni che possono aiutarti fin da subito ma che non devono minare il tuo benessere. Ti invito caldamente, premettendo che ho imparato anch’io a farlo col tempo, a smetterla di pensare “devo farcela da solo” oppure “ci devo riuscire anche se…” Anche perché, come abbiamo visto nella s-malattia “vivi come se”, la nostra forza di volontà, non è una risorsa illimitata.
Che senso ha sprecarla? Per dimostrare poi che cosa? A chi? Ad esempio, pensi davvero che attraversare l’Italia a piedi, anziché in aereo, ti renda più furbo? A meno che l’obiettivo non sia fare una grande impresa, come nel caso di Arinka Dontico, che aveva uno scopo ben preciso. Ti sconsiglio fortemente di ostinarti su cose di poco conto. Per non cadere in questo “tranello” mentale, c’è una tecnica molto interessante di Suzy Welch. L’autrice per prendere delle giuste decisioni, ci invita a interrogarci, sugli effetti positivi o negativi, che avrà una determinata azione, nei prossimi 10 minuti, 10 mesi e 10 anni.
Vedere le cose in prospettiva nel tempo, cambia di molto.
Altra cosa fortemente disfunzionale, è dare le piccole cose per scontate, ripetendo a se stessi: “Che ci vuole… tanto…” Ad esempio una volta, preparando la valigia, distrattamente perché… “tanto che ci vuole?” ho dimenticato gli antistaminici… Nulla di grave. Però potete immaginare la seccatura di tenermi quel fastidioso raffreddore, oppure di perdere tempo andando in farmacia. Per evitare quest’altro tranello, l’unico suggerimento che posso darti è di prestare più attenzione, perché anche le piccole cose, se fatte con cura, danno grandi soddisfazioni.
Con la scia di quest’ultima parola “soddisfazioni”, voglio rivelarti che queste, sono il vero indicatore, che stiamo andando, nella giusta direzione. Se l’impegno e la fatica non ci appagano, forse è arrivato il momento di fermarci e capire se ha senso proseguire su quella strada. Oltretutto, è fondamentale rendere piacevole la nostra quotidianità, sia a livello personale che lavorativo. Senza benessere, diventerà ancora più ostico realizzare anche le cose apparentemente più banali.
Voglio suggerirti questa seconda risorsa, a mio avviso molto efficace. Si tratta della Matrice di Eisenhower o di Covey: questo schema ha quattro quadranti, ognuno dei quali, è stato pensato per dividere le azioni da fare in base alla loro importanza e urgenza. Ciò ci permette di fare una pianificazione accurata e minimizzare gli sprechi di tempo ed energia.
Come dici? Vuoi sapere come far collimare le attività importanti e urgenti con quelle importanti, non urgenti, che però non vuoi delegare?
Lo vedremo nella prossima s-malattia.
Ti auguro una strepitosa settimana e come dico sempre…
A volte basta solo un primo passo per cambiare il mondo,
ma per rivoluzionarlo davvero, non può restare il solo.