Lista delle S-malattie consigliate #45: L’alternativa

Buongiorno come stai?

Sei riuscito a rispondere alla domanda che ti ho fatto settimana scorsa? Ovvero: “Come posso perseguire nei miei intenti senza farmi divorare da frustrazione, paura e senso d’inadeguatezza?”

Qualcuno mi ha risposto facendomi un’altra domanda… Peraltro, più che lecita, quindi la riporto qui come mi è stata scritta.

“Questa si che è una bella domanda… Ma se abbiamo frustrazione paura e inadeguatezza vuol dire che in primis non crediamo in noi stessi… Allora io mi domando, come posso aver fiducia in me stesso?”

Questa osservazione è arrivata puntuale e senza indugio… Non a caso, avevo già scelto il nome della prossima s-malattia di cui ti avrei voluto scrivere… L’alternativa.

Mi spiego meglio.

Facciamo finta che la sensazione di bassa autostima, sia una costante che ti segue in ogni cosa che fai, proprio come la tua ombra.

Questo ti ha impedito di fare tutto ciò che hai fatto fino a oggi? Immagino e voglio ben sperare, che la tua risposta sia no. Sicuramente, può averti frenato… Lo so bene. Tuttavia, quando devi imboccare un bivio e prendere una decisione più o meno le prospettive che si prospettano sono le seguenti:

Da una parte c’è quello che conosci, che hai sempre fatto, che ti dà senso di sicurezza, a cui sei abituato, ma che magari non è proprio quello che ti fa alzare la mattina scattante come una molla, con una voglia folle d’iniziare la giornata.

Dall’altra, c’è quello che hai sempre desiderato fare, il sogno che ti fa sorridere come un ebete, con tanto di faccia da ragazzino e luccicanti occhietti da pesce lesso in allegato. Con paranoia, frustrazione, senso d’inadeguatezza, bassa autostima ecc.

Se in questo momento, mi chiedi come fare ad avere più autostima, ciò che mi stai dicendo in realtà è che tu quel passo per lasciare ciò che conosci e avventurarti verso l’ignoto, lo vuoi fare! Altrimenti a cosa ti servirebbe l’autostima?

Benissimo. Perché questo è il momento migliore, per spezzare la routine. “Si Ila, ma ho paura…” Meraviglioso, perché se ti fa paura significa che la posta in gioco è interessante, non si sta parlando di bazzecole. Ragione ancor migliore per fare quel passo…

“Ma se poi non ci riesco…” BOOOMMMM…BINGO! Dimmi, qual è l’alternativa?

Mi stai dicendo sul serio che ha più senso continuare a vivere chiedendoti “come sarebbe andata se ci avessi provato davvero?” piuttosto che sopportare temporaneamente quel momento di disagio che naturalmente si prova, quando ci si cimenta in qualcosa di nuovo? Anche perché, diciamocela tutta… Se non ci provi, avrai mai la possibilità di sapere, come sarebbe andata a finire?

Tuttavia, nel mancato tentativo, ti resta una certezza: La vita che hai sempre fatto, con ciò che conosci e che in realtà, per quanto vuoi prenderti per il culo, lo sai che non ti appaga pienamente.

E allora che senso ha, affliggersi da paure che magari non si verificheranno mai. Sono un ipotesi, sicuro.

Allora, per amor delle ipotesi, te ne propongo un’altra.

Facciamo finta che provi a fare quel passo in più, inizi a mettere in pratica tutte quelle azioni, che ti portano a raggiungere il tuo obiettivo tanto ambito. Va tutto bene, anzi, stai andando alla grande, se non fosse che… Dopo ti rendi conto, che quella cosa che ritenevi tanto fantasmagorica in realtà, non ti piace nemmeno.

Allora ti chiedo, aveva davvero senso frastornarti di paranoie e finire per rinunciare a un opportunità? Per opportunità non intendo il sogno in sé, ma la possibilità che ti sei dato, di fare qualcosa di nuovo. Di vestire dei panni diversi e di sentire, come ti ci senti li dentro.

Io nei panni della “scrittrice” mi ci sono cimentata quasi un anno fa. Con tante speranze, zero esperienza e poche aspettative.

Ora so per certo che ho fatto la “cazzata” più grande della mia esistenza!

Non avrei mai dovuto aspettare 35 anni per sperimentare una cosa che mi piace così tanto.

Quindi, per essere più coincisa… Quando senti la strizza che ti sta per far battere in ritirata, poiché il tuo cervello, abile illusionista, ti sta mettendo davanti gli scenari più catastrofici e apocalittici, chiediti:

Mettendo in conto che potrebbe andare male, varrebbe comunque la pena fare un tentativo? Rischiare quindi di fallire nel tentativo di realizzare qualcosa d’importante per me? Io ho fallito davvero tante volte.  Ma è grazie alla mia costanza nel mettermi in gioco che sono migliorata. 

Non solo sto scrivendo questa rubrica, ma con l’anno nuovo mi occuperò anche dei contenuti per l’azienda con cui collaboro e faccio corsi di formazione.

Mail, articoli post.

Ho una paura tremenda… 

Eppure se con i miei testi riuscissi ad aiutare anche solo una persona, per me ne sarà comunque valsa la pena.

Prima di salutarti però, voglio lasciarti questi versi di cui non conosco l’autore. A mio avviso, rendono molto bene l’idea di ciò che intendevo esprimere.

Il mondo è pazzo, decisamente pazzo.

Le cose buone, ingrassano.

Le cose belle, costano.

Il sole che ti illumina il viso, fa venire le rughe.

E tutte le cose veramente belle di questa vita, spettinano.

Fare l’amore, spettina.

Ridere a crepapelle, spettina.

Viaggiare, correre, tuffarti in mare, spettina.

Toglierti i vestiti, spettina.

Baciare la persona che ami, spettina.

Giocare, spettina.

Cantare fino a restare senza fiato, spettina.

Perciò abbandonati.

Mangia le cose più buone.

Bacia, abbraccia, balla, innamorati,

rilassati, viaggia, salta,

vai a dormire tardi, alzati presto,

corri, vola, canta, fatti bella,

mettiti comoda, ammira il paesaggio e goditela.

Ma soprattutto, lascia che la vita ti spettini!

Il peggio che può succederti

è che, sorridendo di fronte allo specchio,

tu debba pettinarti, un’altra volta.”

Ti auguro una strepitosa settimana e come dico sempre…

A volte basta solo un primo passo per cambiare il mondo, ma per rivoluzionarlo davvero, non può restare da solo.

Da adesso hai una ragione in più per farlo.

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Questo blog nasce dall’incontro di tre persone emigrate volontariamente in età adulta dall’Italia in Svizzera e che in questo Paese hanno realizzato esperienze diverse in vari ambiti lavorativi e culturali. 

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