Lista delle S-malattie consigliate #25: Affidati

Buongiorno come stai? 

È cambiato qualcosa nella pianificazione dei tuoi impegni dopo l’ultimo articolo?

Oggi parleremo invece di come imparare ad affidarci alle altre persone.

Eh sì, perché nella società in cui viviamo, è importante imparare ogni tanto a lasciarci andare e permettere a qualcuno di occuparsi di noi.

Cosa molto bella ma tutt’altro che scontata.

Come fare quindi, ad acquisire quella fiducia nel prossimo, che magari non ci appartiene?

Lo vediamo oggi con questa s-malattia che, non a caso, ho voluto chiamare “affidati”.

Innanzitutto, per chi avesse questo tipo di difficoltà voglio chiedere, qual è la cosa peggiore che ti può accadere se ti affidi a un’altra persona?

Nella maggior parte dei casi, ciò che ci impedisce di affidarci a qualcuno  sono le nostre paure. Ho una buona notizia a tal riguardo, uno studio della Penn State University sostiene che il 91% delle nostre preoccupazioni sono infondate.

Una volta appurato questo, ti basterà, per rinunciare al buon caro vecchio controllo?

Assolutamente no.

So perfettamente che una o anche più ricerche scientifiche, hanno poco potere  su delle vecchie ferite radicate nell’anima..

Ognuno di noi, a modo suo, ha subito delusioni, bugie, ingiustizie, tradimenti, dispiaceri e chi più ne ha più ne metta.

Tuttavia ne converrai con me, avvelenarsi il sangue con sospetti ansie e paure, è molto lontano dalla serenità.

Quindi come risolvere questo inghippo?

Mi spiace dirtelo, so di essere monotona, ma partendo anche in questo caso, sempre e solo da te.

Sappi che la condizione basilare, per far si che tu provi una delusione, è la tua aspettativa.
La buona notizia è che le aspettative rientrano nel tuo campo di controllo. 

Chi ti obbliga a fare previsioni su un evento futuro? (Es. Oggi probabilmente ci sarà il sole quindi vado al mare – Oggi mi chiamerà per chiedermi di uscire.

Oggettivamente,  nessuno.

Quindi, perché sprecare preziose energie in qualcosa che, tirando le somme, non è nemmeno produttivo?

 «Beato l’uomo che non si aspetta nulla, perché non resterà mai deluso»
 
(Alexander Pope)

Oltretutto, ogni pensiero, sia positivo che negativo, produce una variazione nel nostro comportamento, dando origine a quello che si chiama effetto Pigmalione.

Ovvero, una modifica del nostro comportamento in base alle proiezioni mentali che ci eravamo fatti su una situazione, sia che si tratti di un compito da svolgere  in prima persona, o di quello che potrebbe fare qualcun altro. Questo argomento viene, ampiamente trattato e sviscerato nel libro “Leadership e autoinganno – Come uscire dalla scatola” di The Arbinger Institute e M. Mazzonetto

Mi rendo conto che può non piacerti, tuttavia … 

«Che tu creda di farcela o meno, avrai comunque ragione»
 (Henry Ford)

Quindi, bisogna affidarsi sempre e comunque, a prescindere dalle sensazioni che sentiamo?

Assolutamente no. 

Non ti dirò nemmeno d‘imparare a valutare una persona, tenendo solo conto del suo comportamento, senza fare paragoni o proiettare dei pensieri, poiché è umanamente impossibile. Non siamo dei robot calcolatori, i bias cognitivi fanno parte di noi, conoscerli ci aiuta a fare attenzione, tuttavia non ci rende esenti.

Ciò che invece penso sia possibile e utile fare, è valutare l’affinità che sentiamo con una persona. Attenzione, questo non significa nemmeno essere uguali. 

Ti faccio un esempio pratico.

Io e la mia titolare, siamo opposte per certi versi, capita anche che ci troviamo in disaccordo, eppure penso sia la migliore datrice di lavoro, che io abbia mai avuto. Nonostante le nostre differenze, con relative “scornate”, ci compensiamo.

Entrambe abbiamo a cuore l’andamento del locale, anche se perseguiamo l’obiettivo in due modi diversi.

Quindi ciò che sto cercando di dirti, è di valutare se tu e la persona alla quale pensi di affidarti, avete aspirazioni comuni.

Può questo garantirti che sarai immune da possibili delusioni, liti, tradimenti ecc?

Assolutamente no.

Tuttavia ci tengo a farti ragionare su una cosa.

Non affidarti a nessuno, sicuramente limita numericamente il numero di delusioni. Tuttavia ti chiedo, ti porta laddove vuoi arrivare?

O ti costringe a diventare un superman o una wonder woman?

Nulla in contrario, se questo ti piace, sta a te capire cosa vuoi o meno nella tua vita.

Tuttavia, un’altra prerogativa FONDAMENTALE per affidarsi a qualcuno, è fidarti di te stesso.

Ragioniamo insieme. Lasciare che qualcuno si prenda cura di noi, implica di avere fiducia, non solo in quella persona, ma anche nella nostra capacità di valutazione. 

Sento già quella vocina guastafeste: “Ma lo so già che sono pessimo a capire gli altri”.

Ok… Ma vuoi dirmi che davvero, sei disposto a perdere l’occasione di essere piacevolmente sorpreso, per paura di averci visto male anche stavolta?

Come metterai a tacere quel dubbio, quando assalendo ti dirà: “E se per una volta ci avessi provato davvero?”

A farti sorprendere, a farti amare, ad affidarti, a mollare le redini del controllo?

Perché se puoi sopportare un tradimento da parte di un altro, come puoi tollerare una mancata relazione (a prescindere da quale sia la sua  natura ), a causa di un dispiacere  nemmeno avvenuto?

CREDIMI

Capisco la paura di essere tradito da un’altra persona. L’ho vissuta sulla mia pelle e sono certa che la proverò ancora. Tanto quanto sono certa che mi farà male, ogni volta!
Non sono né più bella né più intelligente e tanto meno più simpatica. 
Il dolore non fa sconti a nessuno.

Tuttavia, dal canto mio, ho capito che causerebbe molto più dolore, non provarci fino in fondo, a capire se ciò che ho sentito e percepito era reale o meno.

Ciò che voglio farti capire è che non c’è strada e non c’è soluzione per prevenire o evitare un dispiacere, ma tra i due mali, valuta qual è il male minore per te.

Nella mia esperienza personale, mi sono resa conto che le paure, mi hanno fatto rinunciare alla mia felicità e serenità, molto di più dei granchi che ho preso.

Se ci credo e va male, almeno ci ho provato. Ma se non ci credo, so già come andrà a finire.
Non c’è scusa che tu ti possa raccontare, per scongiurare questa triste realtà.

Quindi ho scelto di essere leale e coerente con ciò che sento, a prescindere da chi mi trovo di fronte e di aver fiducia nella persona che sono.

Come fare quindi ad avere fiducia in se stessi?

Meravigliosa domanda… Lo vedremo insieme, con la prossima s-malattia.

Come dico sempre…

A volte basta solo un primo passo per cambiare il mondo,
ma per rivoluzionarlo davvero, non può restare il solo.

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Questo blog nasce dall’incontro di tre persone emigrate volontariamente in età adulta dall’Italia in Svizzera e che in questo Paese hanno realizzato esperienze diverse in vari ambiti lavorativi e culturali. 

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