Nel cuore pulsante di Bruxelles, lungo la Wetstraat, al civico 16, si trova la sede del governo belga, un edificio che riflette l’attenzione al dettaglio, alla storia e al prestigio istituzionale. Ogni elemento dell’ufficio del Primo Ministro, Bart De Wever, è scelto con cura: dai mobili sobri ma eleganti, ai tappeti dai toni caldi, fino ai dettagli architettonici che richiamano lo stile neoclassico, come si vede nelle foto ufficiali. In questo contesto ricco di simbolismo, trova posto un’opera d’arte dal significato molto più profondo di quello puramente estetico. Si tratta del dipinto intitolato Margaretha van Parma ontvangt het smeekschrift der edelen, ossia “Margherita di Parma riceve la petizione dei nobili”, realizzato dal pittore fiammingo Frans Vinck. L’opera (che è una copia della tela originale, realizzata nel 1872 e ora esposta al Museo Reale di Belle Arti di Anversa) ci proietta direttamente nella complessa Europa del Cinquecento, un continente attraversato da conflitti di potere, alleanze strategiche, tensioni religiose e grandi trasformazioni sociali.
Frans Vinck cattura un momento storico che, all’epoca dei fatti, poteva sembrare solo un episodio amministrativo, ma che oggi appare come un simbolo di mediazione politica e di equilibrio istituzionale. Il quadro ci riporta al 1566, anno in cui i nobili dei Paesi Bassi, preoccupati per la crescente repressione delle comunità protestanti da parte dell’autorità spagnola, decidono di presentare una petizione alla reggente Margherita di Parma, nominata governatrice dei Paesi Bassi da suo fratello, il re di Spagna Filippo II. La petizione chiede maggiore tolleranza religiosa e una serie di riforme politiche volte a ridurre le tensioni tra la monarchia e le città e i territori locali: un atto formale e burocratico, che tuttavia fu precursore della Rivolta dei Paesi Bassi e che avrà ripercussioni durature sulla geografia politica europea e alla nascita di nuovi stati indipendenti.
La scena che Vinck ci consegna trasmette la formalità e la compostezza dei nobili, il rigore e al tempo stesso l’apertura della reggente, un delicato equilibrio tra potere centrale e interessi locali. Ogni gesto, ogni sguardo e ogni disposizione dei personaggi contribuiscono a rendere visibile quella sottile linea tra autorità e dialogo. Non sorprende quindi che Bart De Wever abbia scelto proprio questo dipinto per il suo ufficio, come ha lui stesso dichiarato in un’intervista ai media locali: l’opera rappresenta simbolicamente la centralità della mediazione e dell’ascolto, valori attuali e imprescindibili per un Paese, il Belgio, caratterizzato da risaputa complessità istituzionale, con le sue comunità linguistiche e culturali diverse.
Ma l’importanza dell’opera non si limita alla sua valenza per la politica belga. Al centro della composizione campeggia infatti la figura di Margherita di Parma, donna di straordinaria influenza e personalità politica, la cui storia attraversa i confini. Figlia illegittima, ma riconosciuta, dell’imperatore Carlo V, Margherita riceve un’educazione che le permette di comprendere le complessità del governo e della diplomazia. Nel 1538, sposando Ottavio Farnese, duca di Parma e Piacenza, acquisisce anche il titolo di duchessa, un ruolo che le consente di esercitare influenza e consolidare legami politici in Italia. Questa combinazione di origini imperiali e matrimonio strategico conferiscono a Margherita una posizione quasi unica nel panorama europeo del Cinquecento: una donna capace di mediare tra poteri differenti, di amministrare territori complessi e di rappresentare un ideale di leadership che trascende definiti spazi geografici.
Ed è per questo che la figura di Margherita di Parma nel quadro di Frans Vinck non parla soltanto ai belgi, ma assume un valore ben più ampio: incarnando equilibrio, prudenza e capacità di ascolto, invita i leader contemporanei a un esercizio di prudenza, giudizio e forse anche “empatia”. Ci ricorda che la gestione dei conflitti non si risolve con la repressione ma richiede capacità di mediazione e comprensione delle diverse istanze in gioco, passate, presenti e future.
Foto credits: Frans Vinck, Margaret of Parma Recieves the Petittion of the Nobility, inv.no. 1179, photo: d/arch, Royal Museum of Fine Arts Antwerp – Collection Flemish Community (public domain)