Consigli libreschi per tutti

Vorrei poter chiudere questo tremendo 2025 con un ultimo articolo positivo, leggero ed entusiasta. Per renderlo tale non posso che parlare di libri. Quindi mi unisco anch’io alla massa di booktubers, bookinstagrammers e Tiktokers per convincervi che a Natale, regalare un libro, resta sempre un’ottima idea. È importante però scegliere il libro giusto, altrimenti, come per incanto, da oggetto magico che stimola la mente e la fantasia, potrebbe trasformarsi in un sottopentola o se abbastanza sottile, in una soletta per tavoli sbilenchi.

Provo quindi a dividere i miei consigli per categorie di gusti e preferenze:

Per i lettori forti che hanno probabilmente già acquistato tutte le ultime uscite di novembre-dicembre

La casa editrice Ippocampo, specializzata in libri illustrati di rara bellezza, ci viene sempre in aiuto sotto Natale, proponendo delle nuove edizioni dei classici della letteratura mondiale che superano il concetto stesso di libro, diventando oggetti da esporre bene in vista nella libreria di casa, così da potersi vantare con gli amici che accorreranno a sfogliarli.

Tra i più particolari usciti di recente c’è la bellissima edizione de “Il grande Gatsby”, illustrata da Benjamin Lacombe. Un bagno di estetica pura per gli occhi, a partire dalla copertina rigida con decorazioni dorate, naturalmente in pieno stile anni ’20.

Un regalo perfetto per seguire la scia del successo del nuovo film di Benicio Del Toro, potrebbe essere la versione egregiamente illustrata da MinaLima di “Frankenstein”, dotato anche del suo cofanetto. Oppure si può optare per “Cime tempestose”, che grazie alle illustrazioni di Isabella Mazzanti, accentua l’atmosfera conturbante e misteriosa di uno dei romanzi più controversi dell’Ottocento.

Basta sfogliare il catalogo online della casa editrice per rendervi conto della vastissima varietà di proposte. Ci sono solo vantaggi a regalare un classico illustrato a un lettore forte: non ha importanza se lo ha già letto e anzi viene sicuramente stimolato a intraprendere nuovamente l’esperienza di lettura avvalendosi anche di coinvolgenti illustrazioni.

Per chi ama la montagna

“La strangera” di Marta Aidala, Guanda, è un romanzo ambientato interamente ad alta quota. Beatrice è una giovane donna che si trova in un limbo. Ha le idee confuse su tutto tranne sulla convinzione che salire sulle sue amate montagne e restarci per un po’ possa aiutarla a ritrovarsi. Accetta quindi di lavorare presso un rifugio dove Barba, il rustico e dispotico gestore, non le faciliterà la sua permanenza. Un romanzo intenso che riflette su quanto i luoghi che amiamo ci definiscano ma al tempo stesso ci costringano a guardare in faccia i nostri stessi limiti e paure.

Un omaggio d’amore e rispetto verso la montagna che osserva onnipresente, a volte muta e indifferente, altre spietata, la vita dei personaggi che ruotano intorno a Beatrice.

Per un’amica in piena crisi di mezza età

“A quattro zampe” di Miranda July, Feltrinelli, racconta di un viaggio che comincia sulla strada che da Los Angeles dovrebbe portare la protagonista a New York, ma che interrompendosi molto prima dell’arrivo si trasformerà, grazie all’incontro con un giovane uomo, in tutt’altra esperienza. La protagonista è un’affermata artista di quarantacinque anni, madre e moglie che avverte l’inizio di una crisi profonda.  “A quattro zampe” è un romanzo che esplora possibilità e apre scenari alternativi nelle relazioni tra le persone e lo fa con un’ironia così sagace e pungente che il lettore si ritrova a galleggiare tra risate e commozioni.  La protagonista del suo romanzo sembra una donna fragile e confusa ma in realtà la sua determinazione nel cercare di capirsi e comprendere le trasformazioni che sta vivendo la rendono un personaggio estremamente saldo e ispirante.

Quello che sembra volerci lasciare l’autrice è una riflessione lucida e consapevole sui cambiamenti inevitabili in cui tutti ci imbattiamo nel corso della nostra vita e che modificano i rapporti con gli altri, soprattutto con chi abbiamo scelto per condividere un lungo tratto di strada.

Per chi vuole comprendere meglio la realtà che ci circonda

“Quando il mondo dorme” di Francesca Albanese, Rizzoli. Sicuramente se si vuole approfondire e comprendere a fondo le dinamiche sociali, culturali e politiche contemporanee tra palestinesi e israeliani, non c’è persona più competente della Relatrice speciale dell’ONU sul territorio palestinese occupato. Attraverso questo viaggio tra persone e luoghi che hanno accompagnato la vita di Albanese a Gerusalemme, l’autrice ci permette di entrare nel vivo della tensione, degli oltraggi e della paura che caratterizzano la vita dei palestinesi. Vengono anche citati  amici e studiosi israeliani che attraverso il loro contributo pratico e ideologico scardinano l’immagine colonica di un intero popolo, mostrando come la strada verso una possibile risoluzione deve inevitabilmente passare attraverso un cambio di prospettiva culturale, ma soprattutto politica che parta dal basso e che già, in parte, esiste.

Un altro piccolo ma prezioso capolavoro di autofiction è “L’università di Rebibbia” di Goliarda Sapienza, Super Einaudi, in cui l’autrice racconta la sua detenzione a Rebibbia, scuola di vita, vera e propria università che insegna, senza le illusioni e le ipocrisie della vita ordinaria, la dura e autentica dimensione della convivenza umana. Un reportage sul carcere freddo e spietato ma dove emerge anche la solidarietà, il calore, l’amicizia, impossibili nel mondo di fuori.  

Per chi ama letture distopiche e disturbanti

Murata Sayaka è una delle voci contemporanee giapponesi più conosciute e originali. Confesso di aver recuperato i suoi brevi ma potentissimi romanzi solo quest’anno e li consiglio tutti senza ombra di dubbio. Sono spesso ambientati in un futuro non troppo distante in cui tutte le certezze su cui si basa il nostro sistema sociale e culturale vengono scardinate: la coppia e la sfera sessuale, le nascite naturali, la collocazione della morte e dell’omicidio nella comunità. Murata Sayaka porta avanti una critica audace e innovativa al sistema economico e lavorativo contemporaneo, attraverso personaggi spesso ambigui e a tratti disturbanti. Ma la sua scrittura ha la capacità di generare riflessioni continue, anche a fine lettura. Impossibile restare impassibili di fronte alle sue storie.

Infine, per tutti, non posso che consigliare anche il mio romanzo “Come brace coperta”, Mondadori,che attraverso la storia di Nora e della sua famiglia di mezzadri, sfollati dal Polesine dopo la devastante alluvione del 1951, racconta di come una inarrestabile fame di riscatto e conoscenza possa cambiare anche i destini più irreversibili. Un romanzo storico che affonda le radici nella terra e nel fango per seguire l’ascesa contrastata ma inesorabile di una donna disposta a tutto per la sua autoaffermazione.

Per approfondire trovate qui su Sconfinamenti un’intervista audio che ho fatto insieme ai miei due colleghi: Valeria Camia e Alessandro Vaccari.

Chiudo augurandovi un nuovo anno pieno di letture intense e nutrienti!

Seguici

Cerca nel blog

Cerca

Chi siamo

Questo blog nasce dall’incontro di tre persone emigrate volontariamente in età adulta dall’Italia in Svizzera e che in questo Paese hanno realizzato esperienze diverse in vari ambiti lavorativi e culturali. 

Ultimi post

Consigli libreschi per tutti

Vorrei poter chiudere questo tremendo 2025 con un ultimo articolo positivo, leggero ed entusiasta. Per renderlo tale non posso che parlare di libri. Quindi mi

Leggi Tutto »

Bambini in guerra

In tutte le guerre moderne la popolazione civile e soprattutto i bambini subiscono pesantemente le conseguenze del conflitto; non fanno certo eccezione i bambini ucraini

Leggi Tutto »