La valigia

di Fabio De-Carli, scrittore

Da bambino una minuscola valigia bruna mi accompagna.   Come si sia salvata attraverso i molti traslochi rimane un mistero.   È il simbolo di molti viaggi veri e immaginari, dentro mille valigie, sacchi, borse e bauli, che ci trasciniamo appresso.   E così, con la valigia in mano, quando si parte o si arriva, la domanda che ci viene posta è sempre la stessa:   “Che c’è dentro?”.   Me l’avranno chiesto migliaia di volte e allora apro. . . non la valigia per non svelarne il contenuto! anche se sbirciarci dentro potrebbe essere facile oppure impossibile, bensì apro questa rubrica e vi svelo il contenuto: In ogni valigia, borsa, sacco, baule, di ogni e qualsiasi viaggiatore il contenuto è …?

Siete pronti?   Presenti, attenti?   Curiosi?

Clic … clac, le serrature – swish … le chiusure lampo … ecco si schiude, un millimetro, un centimetro … non di più! . . . dentro non c’è altro che . . .  Tutto!   Grida, voci, immagini, pensieri che frullano come le ali di uno stormo di stornelli.

Tutto! ovvero il limite della nostra Eternità!

Eternità limitata???    Che ossimoro vero?

Ma riflettiamo, la nostra vita è la nostra unica eternità.   Racchiusa entro due date, quella del concepimento e quella di quell’ultimo reietto o anelato respiro. Quella storia dell’aldilà, sbandierata da quando esiste l’uomo sulla Terra, dovrebbe essere la nostra consolazione o il porto felice … (ma non voglio discutere di questo) lo sapremo solo morendo! (parafrasando Lucio Battisti che invece cantava “solo vivendo”)

Ma torniamo alla valigia, che c’entra? mi chiederete, c’entra eccome, perché è così facile eppure così arduo conoscerne e saperne decifrare il contenuto.   Dentro troviamo i nostri sogni, desideri, gioie, dolori e tristezze, incontri, visioni, colori, profumi, le nostre lacrime, i sorrisi talvolta stentati altre volte sguaiati, fermo immagini e filmati, dentro ci sono tutte le nostre più recondite speranze, le immagini forse un po’ sfocate delle nostre utopie.   Non è soltanto un mondo, è un intero universo schiacciato dentro un minuscolo spazio che si dilata a dismisura.   Mi ricorda molto il gonnellino di Eta Beta da cui fuoriuscivano bastimenti, aerei, case e alberi, e di tutto e di più.  Allora in questa mia piccolissima valigia troverete il mio stupore, le mie ansie, riflessioni e pensieri, magari della attualità, qualche minuscola novella, una poesia, attimi di allegria, di tristezza, di rabbia, i passi e gli incontri di un mio viaggio.   A volte sarà come vedere qualcosa attraverso un microscopio, a volte tramite le lenti di un potente cannocchiale, a volte sarà una furtiva spiata.

Forse, e lo spero, scoprirete un qualcosa che vi appartiene, magari un ricordo che vi riporta a occhi creduti dimenticati, a un paesaggio, a un sentiero ancora lì, da ricamminare.

Fabio De-Carli

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Questo blog nasce dall’incontro di tre persone emigrate volontariamente in età adulta dall’Italia in Svizzera e che in questo Paese hanno realizzato esperienze diverse in vari ambiti lavorativi e culturali. 

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