Lista delle S-malattie consigliate #41: Immagina (parte 2)

Buongiorno, come stai? Dove eravamo rimasti? Ah giusto, al mio errore. Te lo spiego subito.

Navigando su Facebook, trovai una pubblicità che parlava di apprendimento rapido e di memoria. Tra le varie tecniche di cui parlavano, c’erano le mappe mentali. Era un corso dal vivo gratuito di due ore. Bastava lasciare i propri dati e iscriversi per partecipare. Rimasi a dir poco estasiata da quello che vidi in quel tardo pomeriggio. Alla fine della presentazione, vendevano un corso per imparare quelle tecniche, di cui io non vedevo nessuna utilità pratica nel mio quotidiano. Giustamente il relatore, mi chiese per quale motivo allora, avevo deciso di partecipare. 

E a quell punto  svelai l’arcano. Ero convinta che le mappe mentali, facessero parte della PNL (Programmazione Neuro Linguistica). Scoprii, quel giorno stesso, che  non era così. Tuttavia mi iscrissi, anche se non avevo ben capito il programma. Il primo giorno mi presentai svogliatamente al corso. Non ero affatto convinta.

Alla fine della prima giornata, dopo aver lasciato andare le mie titubanze e provato sulla mia pelle, l’efficacia del metodo, ci fu raccontata la storia di Leo Buscaglia, che aveva una cattedra, con tanto di crediti all’università. La materia che insegnava era l’amore.

La domanda che mi colpì fu questa:

“Se questa fosse l’ultima ora della tua vita, cosa faresti?”

In quel momento ciò che avevo sentito nel petto, quel 26 ottobre di sei anni prima e che non mi sapevo spiegare, era diventato finalmente chiaro e limpido, come un fulmine in mezzo al cielo. Quello è stato il momento in cui ho capito e deciso, che avrei aiutato chiunque incrociasse il mio cammino, a realizzare il suo sogno.

Punto. Non c’era altra via.

Ecco perché ho dato il nome “immagina” a questa s-malattia. L’immaginazione è quella che ha portato il mio migliore amico a ottenere risultati straordinari.

Quello stesso potere  ha permesso a me di diventare coach, di scrivere questa rubrica e credo che mi accompagnerà in molte altre avventure ancora. La cosa bella dei desideri è che hanno al loro servizio, strumenti formidabili, come sensazioni, brividi e fantasia. Il nostro cervello, sacro protettore del nostro equilibrio, per tutelarci andrà avanti come un disco rotto, a ripeterci che la via che conosciamo già, è sempre quella più sicura. Ma le nostre aspirazioni, avranno sempre altrettanta creatività, nel proporci ciò che bramiamo nel nostro io più profondo. Quell’io che mettiamo a tacere, con  buona pace del buonsenso. Ma quale buonsenso, ti chiedo io?

Se questa fosse davvero l’ultima ora della tua vita… Ti sentiresti davvero un uomo o una donna di buonsenso, se rinunciassi per l’ennesima volta a ciò che ti fa battere il cuore?

Ricordati…

A volte basta solo un primo passo per cambiare il mondo, ma per rivoluzionarlo davvero, non può restare il solo.

E sta solo e unicamente a te scegliere, in che direzione compierlo.

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Questo blog nasce dall’incontro di tre persone emigrate volontariamente in età adulta dall’Italia in Svizzera e che in questo Paese hanno realizzato esperienze diverse in vari ambiti lavorativi e culturali. 

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