Maurizio Cagnazio: l’arte della pasticceria

Maurizio nasce a Napoli nel 1970 ed è proprio in questa città che cresce, in pieno centro, nel quartiere di piazza Carlo III, dove Napoli è più autentica, perché lontana dai fronzoli e dalle immagini da cartolina. La sua infanzia, come quella dei suoi fratelli, gravità attorno alla pasticceria del padre, la pasticceria Cagnazio, che si trova proprio in Piazza Carlo III. Il piccolo Maurizio si diletta ad aiutare il padre e a preparare le sue prime leccornie.

Dopo le scuole medie Maurizio decide di iscriversi all’istituto alberghiero, per perfezionare la sua passione per la cucina e la pasticceria. Ogni estate, alla fine della scuola, va a fare pratica in pasticceria lavorando con suo padre. Il primo contatto con la Svizzera avviene all’età di sedici anni allorché Maurizio, grazie a un’iniziativa della scuola, ha la possibilità di trascorrere sei settimane a San Gallo, in estate, per uno stage in pasticceria. Nel 1988 trascorre un mese in Inghilterra, stavolta non in cucina, ma a imparare l’inglese (ed è proprio lì, a Worthing, dove anch’io mi trovavo per imparare l’inglese, che ci siamo conosciuti; non ci vediamo da allora).

Finita la scuola, Maurizio continua ad alternare esperienze all’estero, per guadagnare, migliorarsi, perfezionarsi, con il ritorno a Napoli e il lavoro nella pasticceria del padre. Trascorre del tempo in Qatar, in Francia, in Inghilterra, in altre città italiane quali Firenze, ma poi torna sempre a Napoli. La Svizzera torna nella vita del giovane napoletano alla fine degli anni ’90, quando un cugino gli segnala che un hotel di Rapperswil sta cercando un pasticciere da assumere. Maurizio si candida, passa velocemente le selezioni e si trasferisce sul lago di Zurigo. Pensa di fare una nuova esperienza, restare un annetto e poi tornare a casa, anche se i datori di lavoro sono molto contenti di lui. Ma la vita ha in serbo qualcosa di diverso…

Pochi mesi dopo l’arrivo a Rapperswil, il cugino comunica a Maurizio l’intenzione di aprire un bar a Rorschach, e gli chiede consiglio. Cominciano a sviluppare un piano, idea dopo idea, fino a che nasce il Caffè-Bar La vela, con Maurizio a capo della pasticceria-gelateria, che coniuga la tradizione partenopea e italiana in generale con i gusti mitteleuropei. E’ da allora che Maurizio vive sul lago di Costanza, precisamente ad Arbon, non lontano da dove lavora. Maurizio torna regolarmente in Italia, non solo per ritrovare i suoi affetti, ma anche per confrontarsi con suo fratello e sua sorella, anch’essi pasticcieri, lui a Roma e lei a Monteforte Irpino.

Come per molti di noi, anche per Maurizio l’inizio in Svizzera non fu facile, soprattutto perché non conosceva la lingua locale. Sapeva però qual era la ricetta per un’integrazione di successo: adattarsi agli usi e ai costumi del nuovo Paese, ma senza rinnegare le proprie radici o violentare la propria natura. Come molti di noi, anche Maurizio è stato vittima degli stereotipi con cui gli italiani, in particolare i meridionali, sono etichettati. Con il suo garbo, unito all’umorismo partenopeo, è riuscito sempre a disinnescare questi pregiudizi inconsapevoli. Ancora divertito, mi racconta un dialogo con una signora, avvenuto poco dopo il suo arrivo:

Signora: Maurizio, da dove vieni?

Maurizio: dall’Italia.

S: da dove esattamente?

M: da Napoli.

S: allora sei camorrista?

M: Sì… E tu, da dove vieni?

S: io sono svizzera.

M: allora produci formaggi?

S: no.

M: allora produci cioccolato?

S: no.

M: allora ricicli soldi sporchi in banca?

S: Maurizio, entschuldigung!

Anna fa Maurizio ha sposato una ragazza brasiliana, dalla quale ha avuto due bambini, Lis di 11 anni e Leo di 6. Quando la storia è finita, Maurizio e la ex moglie sono rimasti in buoni rapporti, e Maurizio è andato a vivere non lontano da dove vivevano tutti insieme. In questo modo entrambi i genitori sono sempre presenti per i loro figli, e nulla cambia nella quantità di affetto e attenzioni che donano loro.

Finisco la chiacchierata con Maurizio con in bocca il gusto di un ottimo caffè napoletano e un delizioso babà, e gli prometto di andare a fargli visita molto presto. E voi, venite con me?

Seguici

Cerca nel blog

Cerca

Chi siamo

Questo blog nasce dall’incontro di tre persone emigrate volontariamente in età adulta dall’Italia in Svizzera e che in questo Paese hanno realizzato esperienze diverse in vari ambiti lavorativi e culturali. 

Ultimi post