Questo blog nasce dall’incontro di tre persone emigrate volontariamente in età adulta dall’Italia in Svizzera e che in questo Paese hanno realizzato esperienze diverse in vari ambiti lavorativi e culturali.
Ci anima la volontà, a partire dai nostri interessi e dalle nostre conoscenze, di valorizzare positivamente tutto ciò che rende ricca e interessante l’esistenza e per questo riteniamo indispensabile sconfinare, andare oltre i confini entro i quali nascono i muri dei pregiudizi e dei luoghi comuni che dividono le nazioni, le etnie, i generi e gli orientamenti sessuali.
In questo senso il nostro blog va controcorrente rispetto all’aria di chiusura che si respira un po’ ovunque.
Non partiamo da un programma rigidamente predefinito ma da un’ispirazione e da esigenze di fondo che in qualche modo ci indirizzano, almeno in partenza, verso alcune tematiche, con il chiaro intento di allargare progressivamente il nostro orizzonte insieme a chi vorrà darci una mano con i propri testi e con i propri commenti; a loro non chiederemo mai di condividere in tutto e per tutto le idee che via via ciascuno di noi esporrà ma di essere in sintonia con lo spirito che ci anima.
Vogliamo essere uno strumento perché tutti questi soggetti parlino delle loro vite, dei loro problemi dei loro diritti, valorizzando anche la nuova immigrazione e cercando di fare la nostra parte per costruire ponti fra le varie generazioni, le varie tipologie di immigrati, le varie nazionalità e i vari gruppi sociali.
Se per forza di cose, almeno all’inizio, i nostri interlocutori saranno soprattutto italiani e italofoni, ci muoveremo sempre nella logica per cui i diritti sono indivisibili e nessuno viene prima degli altri.
Siamo convinti che i diritti sociali e civili, le questioni ambientali, le lotte per la parità di genere, per i diritti LGBT e per l’accoglienza dei migranti siano elementi di un unico scenario che solo una politica miope tende a dividere e a segmentare; l’unificazione dei movimenti che si battono per questi obiettivi è una necessità imprescindibile a cui intendiamo dare il nostro contributo, anche nell’ottica di una ripartenza dopo la crisi pandemica che non riproduca gli errori del passato.
Saremo estremamente tolleranti verso l’esposizione di idee e di critiche purché espresse in modo civile, privo di qualsiasi tono offensivo e discriminatorio verso chiunque.
Siamo inoltre convinti che la differenza di opinioni sia non solo legittima ma anzi positiva e necessaria ma che essa non abbia niente in comune con la negazione della realtà.
Quindi non perderemo tempo a discutere con chi afferma che la terra è piatta o che le pandemie sono un complotto ordito da Bill Gates o dai cinesi o con altri assertori di simili “fatti alternativi”, come oggi qualcuno ama definire determinate menzogne propagandistiche.
A chi pensa con una punta di scetticismo, forse giustificato da precedenti esperienze, che queste siano le solite parole belle ma sterili, chiediamo di seguirci con attenzione benevolmente critica nel nostro impegno di trasformare i buoni propositi in fatti concreti