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Parole e parolacce

Le parole italiane del 2025

Se per caso vi capita di imbattervi  in testi o discorsi che lamentano il bullismo economico della broligarchia o altri che sottolineano l’importanza demografica e psicologica della ritornanza , sappiate che non siete di fronte a un insidioso  esperimento di neolingua   ma semplicemente all’uso di neologismi  la  cui esistenza   è autorevolmente confermata. Il Libro dell’anno 2025 Treccani contiene infatti, accanto a un’approfondita rivisitazione dei principali avvenimenti dell’anno che stiamo per salutare, una preziosa sezione destinata alle parole più usate e ai neologismi registrati con maggiore frequenza durante l’anno nel linguaggio comune e in quello dei media, frutto di un’accurata ricerca a cura dell’Osservatorio

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Corrispondenze

Campanilismo all’italiana: il paese prima dello Stato e la pasta prima di tutto?

In Italia il campanilismo non è un difetto caratteriale: è una struttura profonda. Prima ancora di sentirsi cittadini dello Stato, gli italiani si sono sentiti — e spesso continuano a sentirsi — cittadini di un luogo preciso, delimitato, riconoscibile: un paese, una città, una valle. Il campanile, più che simbolo religioso, è stato per secoli un dispositivo civico: segnava il tempo, convocava la comunità, definiva un “noi” contrapposto a chi stava appena oltre l’orizzonte. Questo radicamento locale non è un’anomalia folkloristica, ma una chiave interpretativa centrale della storia italiana. Lo aveva ben compreso Stein Rokkan, uno dei maggiori teorici della formazione degli Stati europei,

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Corrispondenze

Hamas

Il pogrom del 7 ottobre del 2023, che ha avuto come responsabile principale l’ala militare di Hamas, è stato un evento terribile che Gad Lerner ha paragonato all’eccidio nazista di Marzabotto. Inoltre, ha fornito al governo israeliano il pretesto per iniziare l’invasione della Striscia di Gaza con le modalità di un vero e proprio genocidio. In sostanza il popolo palestinese di Gaza ma anche della Cisgiordania è risultato la vera vittima degli atti terroristici e della repressione israeliana. Risulta perciò importante capire le origini di questa situazione e in particolare il ruolo assunto dal movimento islamista nella vicenda irrisolta della questione palestinese. Limitarsi

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Questo blog nasce nel febbraio del 2021 dall’incontro di persone emigrate volontariamente in età adulta dall’Italia in Svizzera e che in questo Paese hanno realizzato esperienze diverse in vari ambiti lavorativi e culturali. 

 

Ci anima la volontà, a partire dai nostri interessi e dalle nostre conoscenze, di valorizzare positivamente tutto ciò che rende ricca e interessante l’esistenza e per questo riteniamo indispensabile sconfinare, andare oltre i confini entro i quali nascono i muri dei pregiudizi e dei luoghi comuni che dividono le nazioni, le etnie, i generi e gli orientamenti sessuali. 

In questo senso il nostro blog va controcorrente rispetto all’aria di chiusura che si respira un po’ ovunque.

 

Non partiamo da un programma rigidamente predefinito ma da un’ispirazione e da esigenze di fondo che in qualche modo ci indirizzano, almeno in partenza, verso alcune tematiche, con il chiaro intento di allargare progressivamente il nostro orizzonte insieme a chi vorrà darci una mano con i propri testi e con i propri commenti; a loro non chiederemo mai di condividere in tutto e per tutto le idee che via via ciascuno di noi esporrà ma di essere in sintonia con lo spirito che ci anima.

 

REDAZIONE

Valeria Camia 

Alice Malerba

Alessandro Vaccari

 

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