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Intersezioni

I casi di morte “naturale” nel traffico delle lavoratrici africane

In Arabia Saudita, negli ultimi cinque anni, sono morti in circostanze sospette 274 lavoratori  kenyoti, soprattutto donne che facevano le domestiche presso famiglie altolocate, senza contare i decessi ugandesi per i quali il governo non pubblica i dati. L’anno scorso le morti sono state 55, il doppio rispetto all’anno precedente. Le autopsie sono spesso vaghe e contraddittorie in quanto, nonostante l’evidente presenza di segni traumatici come costole rotte, ferite da bruciature e addirittura di scariche elettriche, la conclusione delle morti è sempre la stessa: cause naturali. Ma partiamo dal principio. In Kenya e Uganda operano diverse agenzie di reclutamento che girano di villaggio

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Corrispondenze

Ilaria Salis: una vittoria a metà

Il 7 ottobre scorso il Parlamento europeo ha deciso, con un solo voto di maggioranza, di non revocare   l’immunità parlamentare alla deputata italiana Ilaria Salis. Tale revoca era stata chiesta dal regime di Orbán, dalle cui carceri Salis è uscita dopo l’elezione a deputata europea nelle file di Alleanza Verdi Sinistra. Come si ricorderà Ilaria Salis è stata arrestata nel febbraio del 2023 e detenuta per oltre un anno, in condizioni deplorevoli, nelle carceri ungheresi, con l’accusa di violenza compiuta a Budapest contro un militante neonazista. Nel dicembre del 2023, dopo mesi di detenzione preventiva, è comparsa in catene davanti a un tribunale

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Sguardi culturali

Parlare di depressione per salvarsi la vita

Una tristezza profonda, o la perdita di interesse per ciò che solitamente ci appassiona: è così che spesso si immagina la depressione. Ma questa visione è riduttiva. La depressione non è solo un “sentirsi giù”, bensì una vera e propria malattia, complessa e difficile da definire con precisione. È una condizione della mente, che non si può “vedere” attraverso una risonanza o un esame del sangue, ma che viene diagnosticata grazie all’osservazione dei sintomi psicologici e del comportamento delle persone. Riconoscerla e curarla è fondamentale, perché senza terapia la depressione può essere mortale. Ne scrivo in occasione della prossima Giornata Europea sulla Depressione (il

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Questo blog nasce nel febbraio del 2021 dall’incontro di persone emigrate volontariamente in età adulta dall’Italia in Svizzera e che in questo Paese hanno realizzato esperienze diverse in vari ambiti lavorativi e culturali. 

 

Ci anima la volontà, a partire dai nostri interessi e dalle nostre conoscenze, di valorizzare positivamente tutto ciò che rende ricca e interessante l’esistenza e per questo riteniamo indispensabile sconfinare, andare oltre i confini entro i quali nascono i muri dei pregiudizi e dei luoghi comuni che dividono le nazioni, le etnie, i generi e gli orientamenti sessuali. 

In questo senso il nostro blog va controcorrente rispetto all’aria di chiusura che si respira un po’ ovunque.

 

Non partiamo da un programma rigidamente predefinito ma da un’ispirazione e da esigenze di fondo che in qualche modo ci indirizzano, almeno in partenza, verso alcune tematiche, con il chiaro intento di allargare progressivamente il nostro orizzonte insieme a chi vorrà darci una mano con i propri testi e con i propri commenti; a loro non chiederemo mai di condividere in tutto e per tutto le idee che via via ciascuno di noi esporrà ma di essere in sintonia con lo spirito che ci anima.

 

REDAZIONE

Valeria Camia 

Alice Malerba

Alessandro Vaccari

 

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