Dall’America di Trump all’Argentina di Milei, passando per il Cile con la vittoria di Kast — candidato di ultradestra e dichiarato estimatore del regime di Pinochet — fino ad arrivare in Australia (dove, giusto per non farsi mancare nulla, c’è stato il recente e terribile attacco a una sinagoga). Il tutto senza dimenticare la guerra che continua a combattersi in Ucraina e, a latere, gli atteggiamenti discriminatori, le politiche razziste e le convivenze sempre più complicate nel mondo. Dove, esattamente? Domanda oziosa: praticamente ovunque. Non servirebbe nemmeno ricordarlo… e invece sì.
Perché, come direbbe Lilli Gruber a Otto e mezzo, cresce il fronte delle “destre destre”. E ciò che inquieta davvero è l’entusiasmo con cui vi aderiscono i giovani: quelli che la guerra non l’hanno vissuta, ma sembrano aver assimilato perfettamente la retorica. Se ne sono accorti anche in Germania, dove diversi studiosi lo segnalano, come riporta Mitte, sito in italiano che racconta ciò che accade nei Länder, soprattutto partendo da Berlino.
Ascolta Rivistando, la ressagna della stampa italiana nel mondo per l’approfondimento de Il Mitte sull’espansione dell’estrema destra tedesca e la sua capacità di influenzare adolescenti e persino bambini.
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