Il plurilinguismo è una costante della Svizzera e, nell’ambito della politica di sviluppo, Alliance Sud da oltre tre decenni si impegna affinché il suo materiale informativo sia accessibile ad un vasto pubblico, prestando attenzione tanto al contesto plurilingue elvetico quanto alla lingua madre dei suoi interlocutori nei Paesi in via di sviluppo.
Partiamo proprio da qui, ovvero da come, nelle relazioni con i Paesi del Sud, Alliance Sud e le sue organizzazioni e associate siano attente a raggiungere tutte le persone nella lingua che queste ultime utilizzano. Ciò vuol dire evitare di ricorrere sempre e solo all’inglese o al francese, che sono percepite come lingue del colonialismo e che rimangono, in varie realtà, le principali forme di comunicazione non solo con governi ma anche con le persone che abitano i territori in cui si svolge la cooperazione allo sviluppo. Non si tiene conto, così, che l’inglese e il francese sono per lo più poco noti alle popolazioni locali e che quindi il loro utilizzo, seppur giustificato nell’aiuto umanitario internazionale e nei territori dove i vari attori in gioco parlano diverse lingue, può comportare difficoltà nella comunicazione con la gente autoctona e richiedere traduzioni, che sono costose e talvolta persino scadenti. Questo è stato sottolineato, recentemente, da Mia Marzotto dell’organizzazione “Translators without Borders” nel suo articolo apparso su Rivista “Un Solo Mondo” (03/22).
Puntare sul personale locale all’estero
Ecco invece alcuni esempi di come le organizzazioni e associate di Alliance Sud si propongono di abbattere le barriere linguistiche nei Paesi dove sostengono i loro progetti. HEKS/EPER ha incluso un riferimento esplicito all’impegno di offrire “workshop nelle lingue locali”: «È fondamentale che HEKS/EPER raggiunga i vari destinatari in un linguaggio comprensibile per loro [le popolazioni autoctone] e attraverso i loro canali preferiti». Solidar Suisse è impegnata a sostegno di un’educazione per le nuove generazioni che includa anche le lingue autoctone: ne è un esempio quanto l’associazione promuove in Burkina Faso: nel Paese, dove «ci sono 59 lingue parlate nel Paese, affinché i bambini possano seguire le lezioni, è necessario insegnare loro nella loro lingua madre oltre che in francese, la lingua degli ex colonialisti. Per molto tempo questo non è avvenuto, ma negli ultimi anni i progetti educativi di Solidar Suisse stanno cambiando la situazione. L’istruzione bilingue viene ora introdotta come pratica standard in tutte le scuole elementari del Burkina Faso».
Swissaid pone come «condizione essenziale per il buon funzionamento dei progetti» il poter contare tra i Paesi partner un ufficio composto quasi esclusivamente di personale della regione, che coordina i vari progetti conoscendo il paese, le sue lingue, i dialetti e la cultura. Sempre sul tema di lingue locali, Petra Winiger (Caritas) ha dichiarato quanto sia «importante mantenere sempre un approccio rispettoso e culturalmente sensibile con i partner. Qui, non facciamo differenza tra il dialogo con le autorità, i partner locali delle ONG o i beneficiari nel paese ospitante. Per rimuovere le barriere linguistiche allo scambio, ci affidiamo alla traduzione da parte dei nostri colleghi della Caritas locale o di interpreti professionisti, se necessario».
Sensibilità diverse anche in Svizzera
A tutto ciò si aggiunge l’impegno diretto di Alliance Sud nel contesto elvetico – l’importanza di saper comunicare in Svizzera, insomma. Nel nostro Paese, con le sue quattro lingue nazionali, Alliance Sud si assicura che le proprie prese di posizione e comunicati stampa, così come le proprie pubblicazioni, siano disponibili in tedesco, francese e italiano. A ciò si affianca il tenace e costante impegno nel tradurre e adattare i testi, là dove necessario, e per lo più nella lingua italiana. Il lavoro di traduzione (e pubblicazione nella Svizzera di lingua italiana) ha infatti impegnato molto l’ufficio di Alliance Sud Lugano. Inoltre, negli anni lo stesso ufficio è stato attento a curare relazioni e contatti con persone e uffici di riferimento nelle diverse regioni linguistiche mentre, più recentemente, in occasione dell’Iniziativa multinazionali responsabili (nel 2020), Alliance Sud ha elaborato un glossario specifico nelle tre diverse lingue ufficiali della Confederazione, permettendo una comunicazione coerente e precisa con tutta la società civile in Svizzera.
(Article apparso su Global – AllianceSud in tedesco qui)