Immunità di gregge

Con l’espressione immunità di gregge” molto in voga in tempi di pandemia   si indica lo sviluppo di una forma di protezione generale da una malattia infettiva quando una parte significativa di popolazione ha sviluppato anticorpi in misura tale da garantire una forma di tutela all’intera popolazione.

Oggi naturalmente, tramontata, si spera per sempre, la folle idea di arrivare a questo risultato attraverso l’infezione del maggior numero possibile di persone, si punta su di una vaccinazione che però dovrà essere effettuata da una grande maggioranza della popolazione mondiale.

Per conseguire questo obiettivo bisognerà convincere più gente possibile, nei Paesi dove il vaccino è disponibile, a vaccinarsi con una campagna accorta che sappia trovare le giuste forme di comunicazione.

In senso figurato la parola gregge nell’accezione comune indica un insieme di esseri gregari, pronti a seguire acriticamente la massa. 

Per questo proporrei di sostituire all’espressione “immunità di gregge” quella di “immunità solidale”; chi si vaccina insomma compie un atto di “egoismo altruistico “in quanto protegge se stesso ma contribuisce anche alla protezione dell’intero gruppo di cui fa parte, soprattutto di chi non può ma perfino di chi non vuole vaccinarsi.

In questo modo si toglierebbe anche qualsiasi patente di nobiltà a chi decide volontariamente, pur potendolo fare, di non vaccinarsi, considerandosi magari in tal modo un individuo “egregio”, nel senso etimologico di colui che si distingue dal gregge in quanto, come enuncia il vocabolario Treccani “esce dall’ordinario, (…)  ha pregi singolari “ 

Egregio sarà invece chi compie un atto da individuo cosciente e responsabile e in tal modo difende i più deboli ma anche gli egoisti che sanno di potersi sottrarre alle loro responsabilità proprio contando su quella degli altri.

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Questo blog nasce dall’incontro di tre persone emigrate volontariamente in età adulta dall’Italia in Svizzera e che in questo Paese hanno realizzato esperienze diverse in vari ambiti lavorativi e culturali. 

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