Le nostre rubriche

In evidenza

senza categoria. da non usare

Dietro il sorriso delle donne: performance e pressione di sembrare “perfette”

Scrivo, da tempo, per la carta stampata, parlo alla radio; ho co-creato podcast. Ma non amo mettermi in mostra in prima persona, insomma, pur dopo anni di gavetta non mi piace mai “metterci la faccia”. Sui social media evito di condividere storie e foto personali o dettagli intimi. Preferisco nascondermi dietro le parole, che da sole sanno rivelare e proteggere al tempo stesso. Qualche mese fa, mi sono trovata a osservare una collega che sembrava fare tutto l’opposto di me. Era sul punto di completare un progetto importante—una pubblicazione che rappresentava anni di impegno—e, man mano che si avvicinava l’uscita, la sua presenza

Leggi tutto»
Corrispondenze

Una voce israeliana contro il genocidio

Il governo Netanyahu, con la decisione di controllare l’intera Striscia di Gaza, sta attuando un’ulteriore, pericolosissima. escalation militare. Purtroppo, uno degli elementi che rendono possibile la politica criminale del governo di Netanyahu è il vasto consenso che ancora riscuote all’interno della società israeliana, anche in ambienti un tempo favorevoli a una soluzione pacifica e negoziata dei rapporti con i palestinesi. Risulta perciò prezioso raccogliere le voci anche all’interno della società israeliana di chi denuncia senza mezzi termini quanto sta avvenendo a Gaza. Questo è il caso   di B’Tselem, una   Ong israeliana fondata nel 1989, il cui nome   significa “A sua immagine”, una citazione

Leggi tutto»
Sguardi culturali

Dal gioco allo smartphone: perché è un problema

Gli smartphone fanno male. E vanno tenuti lontano dai bambini. Siano banditi dalle scuole. Lo scrive, lo chiede, supportato da dati, Jonathan Haidt, che è professore alla New York University e collabora spesso con la psicologa statunitense Jean Twenge, una delle prime ad attribuire l’aumento delle malattie mentali nella generazione Z (nati tra la metà e la fine degli anni ’90) agli smartphone. “Dal gioco allo smartphone” è stata una rovina: potremmo riassumere così il nocciolo dell’ultimo saggio di Haidt, The Anxious Generation. Che inizia lasciando parlare i dati: fin dalle primissime pagine del testo. Dall’inizio degli anni 2010, assistiamo a un costante

Leggi tutto»

Questo blog nasce nel febbraio del 2021 dall’incontro di persone emigrate volontariamente in età adulta dall’Italia in Svizzera e che in questo Paese hanno realizzato esperienze diverse in vari ambiti lavorativi e culturali. 

 

Ci anima la volontà, a partire dai nostri interessi e dalle nostre conoscenze, di valorizzare positivamente tutto ciò che rende ricca e interessante l’esistenza e per questo riteniamo indispensabile sconfinare, andare oltre i confini entro i quali nascono i muri dei pregiudizi e dei luoghi comuni che dividono le nazioni, le etnie, i generi e gli orientamenti sessuali. 

In questo senso il nostro blog va controcorrente rispetto all’aria di chiusura che si respira un po’ ovunque.

 

Non partiamo da un programma rigidamente predefinito ma da un’ispirazione e da esigenze di fondo che in qualche modo ci indirizzano, almeno in partenza, verso alcune tematiche, con il chiaro intento di allargare progressivamente il nostro orizzonte insieme a chi vorrà darci una mano con i propri testi e con i propri commenti; a loro non chiederemo mai di condividere in tutto e per tutto le idee che via via ciascuno di noi esporrà ma di essere in sintonia con lo spirito che ci anima.

 

REDAZIONE

Valeria Camia 

Alice Malerba

Alessandro Vaccari

 

Iscriviti alla nostra newsletter

.