L’Europa unita contro l’odio: ecco cosa stanno facendo le istituzioni

“No place for hate: a Europe united against hatred” (ovvero “Non c’è spazio per l’odio: un’Europa unita contro l’odio”): questo il titolo di una Comunicazione adottata dalla Commissione europea e rivolta a tutti gli europei affinché si oppongano all’odio e si schierino a favore della tolleranza e del rispetto. L’azione si arriva in un momento in cui discorsi e crimini d’odio sono in crescita in tutta l’Europa , colpendo in particolare le comunità ebraiche e musulmane.

Per combattere l’odio in tutte le sue forme, l’UE intende rafforzare le azioni in vari settori, tra cui la sicurezza, digitale, l’educazione, la cultura e lo sport, garantendo anche finanziamenti aggiuntivi per proteggere i luoghi di culto. La Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato: “L’Europa è un luogo in cui vengono onorate identità culturali e religiose diverse. Rispetto e tolleranza sono i valori fondanti delle nostre società. Pertanto, dobbiamo opporci all’antisemitismo e all’odio anti-musulmano ogni volta che lo incontriamo. La dignità e la sicurezza di ogni singolo individuo nella nostra Unione sono primarie.

La protezione delle persone e degli spazi pubblici è una priorità per l’Unione Europea. Per questo motivo, il programma PROTECT sarà potenziato nel 2024 con finanziamenti aggiuntivi – saranno messi a disposizione 5 milioni di euro in più per affrontare le minacce legate all’aumento dell’antisemitismo.

La Commissione sta inoltre lavorando per proteggere i cittadini e le cittadine contro le minacce online. Per fare questo si prevede di rafforzare il Codice di Condotta al fine di contrastare l’odio illegale online entro febbraio 2024. Sono poi in corso discussioni su come rafforzare la cooperazione tra organizzazioni della società civile, esperti, segnalatori fidati e autorità pubbliche per individuare discorsi d’odio online.

Complessivamente, l’UE mira a integrare conoscenza e consapevolezza – chiavi per il rispetto reciproco e la tolleranza – nei media, nell’educazione, nella cultura e nello sport, rafforzando così l’interesse e le reti a tutti i livelli, sfruttando il lavoro diplomatico dell’UE e azioni concrete e partenariati esterni.

Background

  • I crimini d’odio e i discorsi d’odio sono contrari ai valori fondamentali europei del rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello stato di diritto e del rispetto dei diritti umani, come sancito dall’articolo 2 del Trattato.
  • Nel 2008, la Decisione quadro sulla lotta al razzismo e alla xenofobia ha garantito che le manifestazioni gravi di razzismo e xenofobia siano punibili con sanzioni penali efficaci, proporzionate e dissuasive. Nell’ambito del Piano d’Azione per la Democrazia Europea (EDAP), la Commissione e l’Alto Rappresentante hanno sviluppato una serie di misure per affrontare la disinformazione.
  • Nel dicembre 2021, la Commissione ha proposto di estendere l’attuale elenco di “crimini dell’UE” previsti nei Trattati anche a discorsi e crimini d’odio. La recente crescita dell’odio sottolinea l’imperativo dell’adozione rapida di una Decisione unanime del Consiglio, per proteggere i nostri comuni valori dell’UE.
  • La Commissione ha già realizzato la maggior parte delle azioni nell’ambito della sua prima Strategia dell’UE sui diritti delle vittime (2020-2025), per garantire che tutte le vittime nell’UE possano beneficiare appieno dei loro diritti ai sensi del diritto dell’UE. Nel ottobre 2023, il Consiglio ha completato la prima lettura della proposta della Commissione per una direttiva che modifica la Direttiva sui diritti delle vittime del 2012, lo strumento orizzontale principale sui diritti delle vittime. La proposta mira a rafforzare ulteriormente i diritti di tutte le vittime di reato nell’UE, inclusi i diritti delle vittime più vulnerabili.
  • Dal 17 febbraio 2024, il Digital Services Act (DSA) sarà applicato a tutte le piattaforme online per garantire che ciò che è illegale offline venga trattato allo stesso modo online.
  • La Comunicazione su un’Europa unita contro l’odio è anche un seguito al Piano d’Azione dell’UE contro il razzismo 2020-2025, alla Strategia per contrastare l’antisemitismo e promuovere la vita ebraica nell’UE, nonché alla Strategia per l’uguaglianza di genere 2020-2025, alla Strategia per l’uguaglianza LGBTIQ 2020-2025, alla Strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030 e al quadro strategico dell’UE per i rom per l’uguaglianza, l’inclusione e la partecipazione 2020-2030.

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Questo blog nasce dall’incontro di tre persone emigrate volontariamente in età adulta dall’Italia in Svizzera e che in questo Paese hanno realizzato esperienze diverse in vari ambiti lavorativi e culturali. 

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