
Il caso del gruppo Facebook “Mia moglie”
Alcuni giorni fa è esplosa una bomba, una di quelle mine rimaste nascoste per anni e che poi qualcuno per puro caso calpesta. Una donna, che preferisce restare anonima, vede una foto comparsa sulla sua pagina Facebook che ritrae il seno di un’altra donna in primo piano. Leggendo i commenti sotto l’immagine si insospettisce e visitando la pagina, dove era stata postata l’immagine, realizza in fretta che si tratta di un luogo in cui mariti, fidanzati e compagni condividono foto scattate in contesti domestici e intimi delle proprie mogli, fidanzate e compagne. Dalla qualità delle immagini, spesso sfocate, con inquadrature storte e frettolose,